Giovedì 6 febbraio, il circuito “MONDOLE’ CUP”, che comprende le tre Vertical più la Mondolè Skimarathon, ha vissuto il suo gran finale in una serata perfetta, con una vista spettacolare sull’arco alpino e un’atmosfera elettrica a Frabosa Soprana, nel cuore delle Alpi Marittime con la finale della 3° Vertical Mondolè x 3. Dopo due intense tappe a Prato Nevoso ed Artesina, il trittico di notturne infrasettimanali organizzato dallo Sci Club Tre Rifugi ha regalato una prova mozzafiato, attirando 80 atleti provenienti non solo dal Piemonte e dalla Valle d’Aosta, ma anche dalla Francia.
La gara, disputata sulla pista Malanotte, ha visto gli atleti sfidarsi su una salita di 750 metri con pendenze mozzafiato, dove ogni passo era una vera e propria battaglia contro la fatica e il tempo. Una sfida che ha saputo esaltare non solo i campioni, ma anche gli appassionati che hanno assistito a uno spettacolo di puro sport e determinazione. La competizione ha messo a dura prova anche gli skialper più esperti, regalando emozioni fino all’ultimo metro.
A trionfare nella categoria maschile è stato Matteo Blangero, giovane promessa di soli 17 anni, tesserato per lo Sci Club Tre Rifugi e membro della squadra nazionale di sci alpinismo. Il suo tempo, 30’49”, ha lasciato tutti senza fiato, dimostrando una superiorità che ha impressionato anche i veterani. A soli 23” di distanza, Marco Franco ha conquistato il secondo posto, mentre Nicola Gavotto ha completato il podio a 29”.
La gara femminile ha visto un altro trionfo per lo Sci Club Tre Rifugi, con Chiara Musso che ha dominato la competizione, fermando il cronometro a 36’41”. Dietro di lei, Alice Minetti ha tagliato il traguardo a 1’38” di distacco, seguita da Marika Sette a 2’49”.
Alle tre gare Vertical hanno partecipato un totale di 220 atleti e per quel che riguarda la classifica finale del circuito si aggiudica il primo posto Nicola Gavotto che ha concluso con il tempo totale di 1.31’41” seguito da Marco Franco con 1.31’58” e da Matteo Blangero con 1.32’25”.
Nella categoria femminile la fa da patrona Chiara Musso con 1.46’43” seguita da Alice Minetti con 1.53’17” e da Marika Sette con 1.53’33”
Nel 2015 sullo stesso percorso fu disputata una gara di Coppa del Mondo ISMF vinta dal tedesco Anton Palzer con un tempo di 26′ 10” seguito a 10” dal catalano Killian Burgada e al femminile l’ha fatta da padrona la francese Laetitia Roux
Ma non sono solo i giovani e i campioni a meritare applausi: la categoria Master ha visto un altro successo internazionale, con il francese Alain Bellagamba che ha chiuso con un eccellente 33’15”, mentre tra le donne è stata Patrizia Mutti a prendersi la scena con un tempo di 43’36”.
Un evento che ha riscosso un successo straordinario, sia per l’agonismo che per la partecipazione. Il grande merito va alle stazioni sciistiche del Modolèski, Prato Nevoso, Artesina e Frabosa Ski, che hanno messo a disposizione piste impeccabili grazie al lavoro dei gatti delle nevi, permettendo agli atleti di gareggiare in totale sicurezza. Un grazie speciale va anche ai numerosi volontari, al Soccorso Alpino, alla Polizia di Stato e ai Carabinieri, che hanno garantito l’assistenza e la sicurezza di tutti i partecipanti.
Lo Sci Club Tre Rifugi nei suoi programmi ha il coinvolgimento dei giovani in questo splendido sport di montagna ed ha promosso, con successo, a ragazzini dai 7 ai 13 anni la partecipazione a queste serata. Grande è stata la soddisfazione nel vedere il loro entusiasmo ad affrontare uno sport severo come è lo scialpinismo.
Il programma ora prevede la messa in scena della gara regina del circuito la “Mondolè Skimarathona” giunta alla 21° edizione che si correrà l’ 8 marzo con un percorso, questa volta composto da salite e discese, di 20 Km con 1.900 mt di dislivello positivo.
L’edizione 2025 di questo circuito è già nella mente di tutti, con la promessa che sarà riproposto anche negli anni a venire, confermando la “Mondolè Cup” come uno degli eventi più attesi nel panorama dello sci alpinismo.
Una serata che ha emozionato, che ha unito la passione per lo sport e il territorio, regalando un’esperienza unica a tutti i partecipanti. Chi non c’era, non può che guardare con ammirazione e attesa la prossima edizione.
